Tre motivi per dire ‹No grazie Michela›
Michela Murgia ci informa che sta riflettendo sulla possibilità di accettare la proposta di candidatura alla Presidenza della Regione di una lista Progres aperta a esponenti della società civile che intendano aderire. Si tratta, appunto, di una semplice "comunicazione" che
Ma, dato che la comunicazione sollecita l'adesione ad un progetto e Tre motivi per dire no grazie!
Michela Murgia ci informa che sta riflettendo sulla possibilità di accettare la proposta di candidatura alla Presidenza della Regione di una lista Progres aperta a esponenti della società civile che intendano aderire.
Si tratta, appunto, di una semplice "comunicazione" che presuppone alcune scelte acquisite: l'esistenza di una lista Progres e che sia Progres a decidere il proprio candidato Presidente.
Gli altri possono aderire o meno. Ma, dato che la comunicazione sollecita l'adesione ad un progetto e chiama tutti gli interlocutori potenzialmente interessati ad esprimere un orientamento, non voglio sottrarmi e dirò subito che la proposta non mi pare accettabile, per molti motivi, dei quali, per brevità, indicherò i principali.
Il primo è che se si vuole avere l'ambizione di esprimere un'area così composita, variegata, ricca di peculiarità e potenzialità come quella che si colloca all'esterno dei due principali schieramenti di centrodestra e centrosinistra, rappresentati da PDL e PD, bisogna mettere a punto, insieme, una base progettuale condivisa. Tale base può essere anche molto sintetica e limitata, ma deve esistere, deve essere estremamente chiara e deve essere condivisa. In questo caso non mi risulta che tale base condivisa esista né che siano state tentate operazioni per costruirla.
Il secondo motivo è che la persona che deve personificare il progetto non può rappresentare solo una parte, ma per ciò che è, il suo vissuto ed i suoi rapporti, deve essere di per sé una garanzia per tutti:
il terzo motivo è che per quante qualità la Murgia possa avere, certamente non ha un bagaglio sufficiente di esperienza adeguato a governare il processo di cambiamento necessario per la Sardegna. Abbiamo già sperimentato (anche in Sardegna) presidenti provenienti dalla cosiddetta società civile che hanno fatto danni epocali a causa della loro insipienza di gestione della cosa pubblica.
Mi auguro che dopo le verifiche annunciate, anche Progres e la Murgia decidano di aderire ad un progetto più difficile ed ambizioso, quello proposto da Casa Sardegna, di contribuire a costruire con umiltà una coalizione all'interno della quale non vengano eliminate le individualità ma al contrario possano essere espresse voci differenziate, e che queste voci trovino un candidato presidente condiviso e rappresentativo delle diverse anime.
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